La luce è una forma d'energia che si propaga nello spazio ad altissima velocità (300.000 Km/sec) sotto forma di onde elettromagnetiche, ossia di vibrazioni di particelle elementari.
Due parametri descrivono le onde: la lunghezza d'onda (λ), la distanza tra due onde successive, e la frequenza (ν), il numero di oscillazioni compiute al secondo.
λ e ν sono inversamente proporzionali e poiché λ esprime il contenuto di energia di una certa vibrazione, all'aumentare
della ν di una radiazione luminosa diminuirà il suo contenuto di energia e viceversa.
Di tutta la gamma delle onde elettromagnetiche che attraversano l'universo (onde radio, microonde, raggi X, raggi gamma ecc...)
l'occhio umano ne percepisce solo una piccola porzione, che corrisponde alla banda del visibile, o luce bianca, compresa tra i 380 e i 760
nanometri di lunghezza d'onda.
La luce bianca, detta anche policromatica, può essere scomposta in bande più strette, le radiazioni monocromatiche, che noi vediamo
come colori. Alla λ maggiore corrisponde il colore rosso (da 760 a 700 nm), alla λ inferiore invece troviamo il violetto (da 380 a 400 nm).
In ordine crescente di frequenza/energia, i colori sono: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto. Per frequenze minori
del rosso abbiamo i raggi infrarossi, per frequenze superiori al violetto ci sono i raggi ultravioletti, entrambi invisibili all'occhio umano.
I colori che osserviamo nei corpi sono il frutto dell'interazione tra la materia di cui sono composti e la luce: essi infatti assorbono
parte delle radiazioni luminose, grazie a delle particolari molecole, i pigmenti, mentre ne riflettono altre.
Le radiazioni riflesse sono quelle che noi percepiamo come il colore del corpo. Un corpo nero assorbe tutto lo spettro del visibile e non riflette alcuna radiazione, al contrario, un corpo bianco riflette tutte le radiazioni.
Come accennato all'inizio, le radiazioni luminose, così come tutte le onde elettromagnetiche, sono costituite da particelle, da materia che vibra, perciò non è corretto parlare esclusivamente della luce come di un'onda.
Per quanto riguarda la luce, le particelle elementari che la compongono vengono chiamate quanti o fotoni, dei "pacchetti energetici", che consentono alla luce di innescare tutta una serie di reazioni chimiche, come la fotosintesi.
Noi siamo circondati da luce e colore, la nostra stessa vita sarebbe impossibile senza la luce, quindi, indipendentemente dal fatto
che ne siamo più o meno consapevoli, i colori esercitano su di noi un effetto potentissimo, attraverso le loro specifiche vibrazioni.
Il nostro universo individuale è strutturato dal colore dei nostri indumenti, dai mobili, dalle pareti di casa e dallo stesso cibo di
cui ci nutriamo. Quindi è logico e naturale sfruttare l'uso dei colori a scopo terapeutico.
I colori vengono percepiti, oltre che dalla vista, anche dalla pelle e dalla calotta cranica, producendo effetti fisiologici sia a livello
fisico, che sul piano emotivo e mentale. La luce, in generale, influenza l'attività dell'ipotalamo, il quale regola i ritmi
di sonno-veglia, l'alimentazione, la temperatura corporea ecc... L'ipotalamo, stimolato da luce/buio, agisce su epifisi ed ipofisi,
attraverso la produzione di ormoni, che a loro volta operano sull'attività di ghiandole endocrine, quali ovaie, testicoli,
surrene, tiroide, timo, pancreas.
Dal punto di vista energetico, i colori vengono captati dal nostro corpo eterico, tramite i sette chakra. I chakra vibrano con una determinata frequenza e ognuno dei sette colori in cui si divide lo spettro del visibile possiede una frequenza in armonia con un chakra. Ogni chakra entra in risonanza con un colore e da quel colore sarà stimolato e addirittura curato.
La conoscenza delle proprietà dei colori, non è una novità dei giorni nostri, già nell'antica scienza greca ed egizia, la luce filtrata e i colori degli oggetti venivano usati, con effetti sorprendenti, per curare i malati. A seconda della malattia, i pazienti venivano messi in stanze con finestre ricoperte di tessuto con un certo colore. La luce che vi filtrava acquistava proprietà specifiche per curare disturbi fisici e mentali. Gli antichi greci ed egizi erano consapevoli anche degli effetti benefici della luce bianca, infatti, durante il giorno esponevano i malati all'aperto sotto il sole, o li coprivano di candide vesti. Gli stessi vetri istoriati delle chiese donano alla luce che filtra proprietà particolari e probabilmente i vetrai dell'epoca usavano consapevolmente i colori e ne conoscevano le proprietà.
La valenza terapeutica dei colori è stata sicuramente scoperta dall'uomo per via empirica, ma il significato simbolico che è stato associato ad essi forse è nato con l'uomo, con le esperienze che lo hanno fatto evolvere.
Il giallo è il colore del sole, del giorno, durante il quale l'uomo poteva svolgere le sue attività. L'uomo all'inizio era cacciatore, il rosso del sangue comunicava conquista, possesso, nonché la vita animale. Anche il verde simboleggia la vita, perché è il colore delle piante, di cui l'uomo si nutriva. Infine, la notte è blu, colore che quindi rappresenta il riposo, l'immobilità, la passività.
Da queste prime ma fondamentali esperienze, l'uomo nei millenni ha imparato a decifrare questo potente linguaggio naturale. Culture diverse e lontane sono giunte, attraverso vie diverse, ad una sistematica pressoché identica dei colori.
- ROSSO: associato all'idea di azione, amore, passione terrena, sacrificio, sangue, decisione, forza, sicurezza, fuoco, energia
della terra, volontà, coraggio, estroversione. E' un colore caldo, yang, rappresenta una condizione fisiologica di stimolo e
di eccitazione, sia a livello fisico, che psichico. Controindicato in caso di febbre, infiammazioni, ipertensione, agitazione e ansia.
Ha affinità con il primo chakra, il centro energetico coccigeo. - ROSA: questo colore condivide il nome con la rosa, il fiore simbolicamente associato all'immagine femminile. Per questo motivo, il rosa è il colore della bellezza e della creatività femminile, esprime tenerezza, dolcezza, protezione, sensualità, empatia, compassione. È legato all'idea di "bambino interiore". Colore yin, affine al quarto chakra, il centro del cuore.
- ARANCIONE: comunica estasi, gioia, armonia, bellezza artistica, sensualità, sessualità, estroversione, devozione.
Aiuta a liberarsi di ciò che è vecchio per far posto al nuovo. È il colore dell'abbandono del mondo materiale per quello spirituale.
Colore caldo, yang, ha azione energetica, ma non eccitante come il rosso, perciò lo si può usare su chi non tollera quest'ultimo.
Ha affinità con il secondo chakra. - GIALLO: colore della mente, dell'intelletto e della sua saggezza, favorisce concentrazione ed apprendimento. Infonde allegria ed
ottimismo, creatività, vince ansia, paura, indecisione, scarsa autostima. Stimola la funzionalità del digerente. Controindicato
in caso di febbre, infiammazioni, nevralgie, sovreccitazione fisica o nervosa, palpitazioni, diarrea.
Colore caldo, yang, ha affinità con il plesso solare. - VERDE: nello spettro si colloca esattamente al centro, tra i colori caldi e i colori freddi, è simbolo di equilibrio. È il colore della natura, infonde tranquillità, rilassamento, fiducia. Promuove la ricerca della verità, della libertà; rende disponibili a fare entrare gli altri nel nostro "spazio vitale". È indicato per la cura dello stress e delle somatizzazioni in genere, aiuta anche fegato, vie biliari e occhi; si usa infine per ristagni idrici, cisti, rigonfiamenti e noduli linfatici. Colore yin, come il rosa è affine al quarto chakra.
- AZZURRO-BLU: colore del cielo e dell'acqua, è associato all'infinito, alla calma, al rilassamento, all'armonia, alla pace. Esprime "la protezione del padre e della madre", l'abbandonarsi all'entità superiore, da cui veniamo e a cui torneremo. Ha per eccellenza un effetto antidolorifico e sedativo a livello psicofisico. Colore freddo, yin, ha affinità con il quinto chakra, il centro energetico della gola.
- TURCHESE: si compone di azzurro e verde, perciò associa l'azione depurativa del verde a quella rilassante e rinfrescante
dell'azzurro. È il colore dell'inconscio, degli abissi, è Atlantideo. È legato alla comunicazione, al sentimento, alla creatività,
al concetto di "maestro interiore". Il delfino simboleggia il turchese perché esprime la libertà, la giocosità nell'oceano,
il luogo da cui siamo venuti. Aiuta chi ha paura a relazionarsi, a parlare in pubblico, ad esprimere sentimenti.
Colore freddo, yin, come il blu è affine al quinto chakra. - INDACO: il suo campo di applicazione è lo stesso dell'azzurro, con un effetto più profondo. È il colore dell'intuito, amplia la coscienza e la percezione sensoriale, favorisce la meditazione, l'ispirazione, la saggezza. Rilassa, è emostatico ed anestetico. Colore freddo, yin, è affine con il sesto chakra, il terzo occhio.
- VIOLA: noto fin dall'antichità come il colore della spiritualità, se usato in eccesso spinge al sacrificio. È associato
alla magia, alla quiete, al silenzio che aprono all'intuizione, è quindi un valido aiuto nella meditazione. Contenendo tutta l'energia
dello spettro, contiene le due energie opposte, maschile e femminile, perciò è il colore della sintesi, della sinergia tra i due
emisferi cerebrali, che favoriscono la creatività artistica e il misticismo.
Controindicato in caso di depressione e per persone che mancano di concretezza e che perdono il senso della realtà. Colore freddo, yin, è affine al settimo chakra, della corona. - BIANCO: somma di tutti i colori, respinge le energie negative.
- NERO: assorbe tutte le radiazioni, si usa per protezione personale, per schermatura. Esprime mistero.
- ORO: esprime trionfo, illuminazione, potenza, opulenza, è la materializzazione del sole. È una protezione personale da inganni e delusioni. Rivitalizza il sistema immunitario.
Oggi la terapia cromatica sfrutta diverse metodologie di applicazione, oltre naturalmente all'uso che si può fare dei colori nell'abbigliamento, nella dieta e con i cristalli.
- irradiazione luminosa: il colore viene trasmesso all'organismo per via epidermica tramite lampade o filtri colorati, irradiando la parte del corpo interessata;
- cromopuntura: metodo messo a punto da Peter Mendel, medico e ricercatore tedesco, che consiste nell'applicare luce colorata su punti precisi della pelle, lungo i meridiani di agopuntura cinese e lungo i meridiani evidenziati attraverso la fotografia Kirlian. Si usa un apposito puntale luminoso, su cui si applicano colonnine di vetro diversamente colorate. In alternativa, si possono utilizzare foglietti trasparenti colorati, attraverso cui si fa filtrare la luce di una lampadina stilo;
- acqua solarizzata: si espone alla luce solare una certa quantità d'acqua in un recipiente di vetro colorato per almeno un'ora. L'acqua va poi bevuta nel corso della giornata;
- occhiali colorati: si usano lenti di diversi colori, da portare a seconda della necessità, in modo da sfruttare l'energia luminosa percepita dall'occhio per riequilibrare gli stati d'animo, rilassare, tonificare ecc...